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Egregio Signor Direttore,

Con missiva n° 110818 dell’ 11/0872018, questa Segreteria Regionale ha rappresentato alla S.V. una grave criticità nel Reparto in epigrafe menzionato, sia da un punto di vista operativo che da un punto di vista funzionale e che interessa tutti i profili professionali, poichè a vario titolo operano all’interno della casa circondariale di Salerno, ma ad oggi a quanto pare, nessuna risposta è pervenuta al nostro indirizzo. Premesso che l’art. 3 del P.I.L. al punto 3 chiarisce che Le richieste di notizie avanzate dalle OO,SS, devono essere evase dalla Direzione in tempi ragionevoli e comunque, non oltre il termine di 15 giorni, la cosa che più ci addolora, è la totale disattenzione da parte di codesta A.D. in relazione ai fatti accaduti in questi ultimi mesi nella 6° sezione, mettendo a dura prova il personale di Polizia Penitenziaria operante, che con grande spirito di sacrificio e senso di abnegazione, è riuscito sempre o quasi, a gestire le criticità venutesi a creare all’interno di quel reparto notoriamente conosciuto come un settore sensibile, tenuto conto della promiscuità dell’utenza collocata e con una sezione con camere detentive una difronte all’altra, che come ampiamente specificato nella precedente missiva, la chiusura di una parte delle camere detentive in quella sezione dal nostro punto di vista è assolutamente necessario. In questa ottica, riteniamo opportuno ricordare a chi legge, che il D.Lgs n° 81/2008 all’art.15 prevede un elenco di misure generali di tutela che il Datore di lavoro, è tenuto ad adottare in tutti i settori di attività e devono essere garantite a tutti i lavoratori, a prescindere dal rischio al quale possono essere esposti nello svolgimento della prestazione lavorativa. Inoltre, le misure generali individuate dal Testo Unico 81/2008, oltre ad indicare il documento di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza, ed ove ciò non sia possibile specifica che la loro riduzione deve essere portata al minimo in relazione alle conoscenze acquisite e in base al progresso tecnico, dette misure prevedono anche (la programmazione di interventi strutturali, ritenuti opportuni per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza,) attraverso l’adozione di codici di condotta e di buona prassi e nel momento in cui dovessero essere già esistenti, il datore di lavoro ha l’obbligo e il dovere di adottare tutti gli strumenti utili affinché vengono messi in atto. Infine e solo per completezza d’informazione, l’art. 2087 del Codice Civile, pone in capo al datore di lavoro come obbligo generale, anche la tutela fisica e la personalità morale dei lavoratori, che certamente hanno il dovere di prestare un servizio istituzionalmente riconosciuto, ma prima ancora, hanno il diritto di esercitare la loro funzione, salvaguardando sempre la propria incolumità fisica e morale, cosa che da anni ormai, nella casa circondariale di Salerno va a scemare sempre di più, favorendo fisiologiche conseguenze anche di carattere sanitario, che di certo non giova a tutta la struttura dell’organizzazione del lavoro. Nell’ attesa di un celere e cortese riscontro,
Distinti Saluti,
 
Il Segretario Regionele
Daniele Maurizio Giacomaniello
Allegati:
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