A darne notizia Stefano Sorice Segretario Locale UILPA Polizia Penitenziaria Ariano Irpino .
È un gravissimo episodio quello avvenuto nella C.C. di Ariano irpino nel pomeriggio di ieri.
Un’aggressione, per usare un eufemismo, di una violenza inaudita ai danni di un agente di polizia penitenziaria da parte di due detenuti, ubicati nel reparto infermeria del Vecchio Padiglione, che prima lo hanno colpito al volto e poi, una volta a terra, hanno infierito sferrando diversi calci al corpo.
L’agente era addetto anche alla rotonda che permette l’accesso dei vari reparti e, nonostante il drammatico momento che stava vivendo, ha fatto in tempo a lanciare le chiavi fuori dalla sezione infermeria ed è solo grazie a questa sua prontezza che gli operatori sanitari accorsi sono riusciti a dare l’allarme aprendo gli sbarramenti per consentire l’accesso al personale intervenuto in supporto fortunatamente prima che si arrivasse ad un punto di non ritorno.
Due degli agenti intervenuti, nel tentativo di ripristinare l’ordine, sono stati minacciati e colpiti dai medesimi detenuti, riportando delle contusioni.
L’agente vittima della feroce aggressione , in condizioni preoccupanti, è stato trasportato d’urgenza dagli operatori del 118 al pronto soccorso, dove ha trascorso la notte in osservazione.
Il motivo del gesto dei detenuti pare sia da ricondurre alla pretesa di essere trasferiti dall’ Istituto Arianese , possibilità probabilmente intravista attraverso l’aggressione posta in essere ai danni di quel personale facile bersaglio e sprovvisto di qualsiasi strumento atto alla tutela della propria incolumità che è la polizia penitenziaria.
Questa vicenda potrebbe essere definita l’escalation di ciò che questa Organizzazione Sindacale da tempo continua a denunciare , con la promessa che si impegnerà affinché le segreterie regionali e nazionali si attivino a livello centrale.
Le carceri campane sono luogo di violenza, le criticità sono sempre di più e sempre più drammatiche sono le conseguenze subite dal personale di polizia penitenziaria che continua numericamente a scarseggiare in maniera preoccupante.
Proliferano i problemi nell’assenteismo dell’amministrazione, di azioni volte alla tutela degli uomini e le donne, padri e madri, figli, onesti lavoratori della polizia penitenziaria a cui non rimane altro che un senso di angoscia, di impotenza e di totale abbandono e tutto questo è inaccettabile.
La nostra totale solidarietà al collega vittima in questa aberrante vicenda con l’augurio di una pronta guarigione e a tutti gli agenti che sono rimasti coinvolti.
Un doveroso ringraziamento agli operatori sanitari per il soccorso prestato, alla Direzione, al Comandante, agli agenti di Polizia Penitenziaria e tutti coloro che si sono recati nuovamente in servizio nonostante avessero smontato poco prima dal turno di mattina dimostrando la propria vicinanza ai colleghi ed un lodevole senso di abnegazione.