Esimie Autorità, Avellino UILPAPP-Roma-Roma-Lorocontatti da circa un anno sono tanti i procedimenti disciplinari a carico del Personale di Polizia Penitenziaria operante nella CC Avellino. In questo frangente sono cambiati 3 Direttori e ben 4 Comandanti e sembra proprio che certe colpe le si voglia per forza scaricare sul personale di Polizia Penitenziaria, la formula preconcetta è sempre la stessa "grave o gravissima negligenza" un binomio irriducibile . Non nascondiamo le difficoltà dei difensori che, prima ancora di addentrarsi nel merito delle contestazioni disciplinari, di volta in volta, in primis, devono far comprendere al Consiglio di Disciplina di turno le dinamiche di quell'Isituto che sono inverosimilmente tutte assurde e illogiche. Questo aspetto spesso penalizza in quanto di non facile comprensione e credibilità, in special modo per chi non ha vissuto almeno un'ora di quel marasma lavorativo fatto di disordine, inquietudine e disturbi, di varia natura, al normale flusso delle attività d'Istituto . Ci sono anche casi disciplinari più gravi, ma ci si riferisce al consiglio di disciplina centrale, ove dalla contestazione della sospensione dal servizio il procedimento si è chiuso col proscioglimento, più di un procedimento disciplinare, verrebbe da esultare per la Giustizia resa ma bisogna poi sempre fare i conti con il calvario che ha subito il Poliziotto Penitenziario e relative avverse conseguenze, ci chiediamo, ma si potevano evitare certi evidenti inopportuni rapporti disciplinari che, tra l'altro, instaurano un procedimento amministrativo che ha un notevole costo ? Senza poi contare che non sempre la Giustizia trionfa, e chi più dell'On. Del MASTRO ne può sapere, nonostante le nostre visioni sindacali non sempre convergenti con le linee di indirizzo politico del Sottosegretario abbiamo sempre testimoniato e sostenuto la Sua onestà intellettuale come, tra l'altro, l'attaccamento al Corpo di Polizia Penitenziaria. Stiamo difendendo Poliziotti Penitenziari della CC Avellino che sono stati abbandonati a loro stessi, maltrattati, disorientati e frustrati, personale che in una settimana ha fatto ben 41 ore di lavoro straordinario, 3 turnazioni continuative pomeriggio, mattina e notte senza smontare ossia 24 ore consecutive, per non parlare poi dei posti di servizio assegnati ad ognuno di loro, dai 5 agli 8 posti di servizio, praticamente si è preteso che l'abnegazione prenda sopravvento sulla vita. Situazioni lavorative oscene che non hanno euguali, un vero squilibrio tra richieste/esigenze lavorative e risorse disponibili, spesso disposizioni di servizio dagli obiettivi irrealistici, di frequente ordini di servizio non coerenti e confacenti con l'attuale rabberciata organizzazione lavorativa, basti pensare che in certi periodi si è dovuto sopperire alla carenza di personale PP con la cd "Pattuglia", in pratica due Poliziotti Penitenziari sorvegliavano 3/4 d'istituto, con vari circuiti (AS, MS, Protetti, Isolamento), compreso cancelli sbarramento e passeggi (tutto dimostrabile da atti, rilevato anche nelle varie memorie difensive). Poi, altra cosa che stupisce è l'atipico modus operandi nella CC Avellino, nulla si rileva sotto il profilo disciplinare quando non accade la criticità, una tacita pietosa tolleranza, si sopporta tutto basta che passi la giornata senza "nessuna novità" ma, quando succedono certi nefasti eventi, pur di mettere "le carte apposto" come si suol dire, anche a distanza di molti mesi, in alcuni casi 8 mesi, si eleva il rapporto disciplinare per la paradossale negligenza, quasi sempre dovuta alla prestazione inesigibile per i carichi di lavoro anzi esposti, solo in questi frangenti, si teme il DAP, si teme la Procura, si teme il Garante, si temono gli Avvocati, si teme la Stampa, allora la soluzione, la panacea del male è trovare il colpevole, il capro espiatorio !!! È curioso come i controllori, Comandanti e Direttori, che hanno il dovere\potere di accertamento operino dopo mesi e solo su input di sciagure o figure terze !!! Perché nessuno mai da giustizia a queste inadempienze ? Dovrebbe essere un atto dovuto, ma alla fine si cerca sempre l'ultimo. Le punizioni ingiuste sono le catene più dure perché imprigionano l'anima. È troppo facile riversare il tutto sull'anello più debole ovvero chi subisce in trincea, si proprio quelli, i Poliziotti Penitenziari ivi di stanza nelle sezioni. La cosa peggiore è che il personale di Polizia Penitenziaria della CC Avellino non solo è stremato ma è completamente sfiduciato, oramai prende schiaffi da ogni direzione, detenuti, amministrazione, vita familiare, un completo BurnOut. Nessun Direttore e Comandante, né tanto meno il Provveditore, hanno adottato misure utili, efficaci ed efficienti affinché venisse contrastato questo fenomeno dell'abbandono, del rischio e dell'incolumità dei Poliziotti Penitenziari, anzi, nei fatti, con l'avvento di tutti questi procedimenti disciplinari non si è fatto altro che acutizzare lo stress cronico da lavoro correlato. Le uniche cose che si rilevano a riguardo del malessere del Personale è il solo lamentarsi di qualcuno per le assenze giustificate per malattia, è evidente che chi lamenta ciò è totalmente scollato dalla nuda e cruda realtà Irpina e, più che lamentarsi e fare di erba un fascio dovrebbe agire e in fretta dato che "Time is out of joint" come scriveva William Shakespeare in un suo capolavoro letterario. In tanti anni di Polizia Penitenziaria e Sindacato mai si era visto personale di Polizia Penitenziaria che dopo decenni di attesa per giungere dal Nord a casa propria, Avellino, maledire il giorno di aver fatto domanda di trasferimento, o Poliziotti Penitenziari produrre istanze con copiose documentazioni per distacco ex art.7 DPR 254/99, gravissimi motivi di carattere familiare o personale, per poi dopo pochi giorni di servizio alla CC Avellino rinunciare al distacco, come tanti interpelli andati deserti, qualcosa proprio non va !!! Ma nessuno si interroga, vediamo solo dita puntate sul martoriato personale di Polizia Penitenziaria. Vi invitiamo, vivamente, a visitare l'istituto, senza alcun preavviso, un'opportunità e un'esperienza unica nel suo genere, riscontrerete non solo per tabulas ma anche de visu ciò che abbiamo in più occasioni segnalato e che stiamo ancora denunciando, nelle ore pomeridiane e festivi verificherete il peggio. Bisogna mettere fine a questa mala gestio per il buon andamento della Pubblica Amministrazione, per la Sicurezza e non in ultimo per il benessere del personale di Polizia Penitenziaria e relative famiglie. Aristotele sosteneva che la Giustizia fosse una forma di equilibrio, per tutto quanto predetto noi non ne abbiamo riscontrato, pertanto, chiediamo alle SS.VV., cortese urgenza, di intervenire affinché venga posto fine allo scempio dei procedimenti disciplinari aventi precitate caratteristiche nonché garantire che sia ripristinata la legalità, la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro della CC Avellino, questo Istituto ha bisogno di una svolta epocale. Si resta a disposizione di qualsivoglia chiarimento utile alla causa.
Con viva cordialità Segretario Nazionale UILPA Polizia Penitenziaria DOMENICOdeBENEDICTIS