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S.O.S. Emergenza CC Avellino Bellizzi. Questa O.S. continua a denunciare, invano, le incessanti disastrose criticità che quotidianamente, ad ogni ora del
giorno, si verificano nella CC Avellino senza che ci siano idonee straordinarie misure al contrasto di tali fenomeni. Come più volte rappresentato l'istituto è fuori controllo ed i fatti e gli atti ne sono testimonianza, cause e
concause delle ardue criticità oltre che alla cronica carenza di personale e sovraffollamento che si attesta intorno al 140%, si riverberano in modo nefasto su tutta la sostenibilità dell'Istituto ed hanno originato un punto di non ritorno che fin'ora
ha solo prodotto recrudescente gestione tossica, assenze per stress da lavoro correlato aumentate a dismisura, violazione dei diritti fondamentali dei Poliziotti Penitenziari e dei Detenuti e, non in ultimo, decimazione di più linee di
comando come se fossero veri e propri fusibili, in verità non si trattava sempre di mala gestio ma di surreale
impraticabilità ad amministrare l'impossibile, si è preteso di trovare un equilibrio sopra la follia. Il traffico di droga e di cellulari (vere e proprie piazze di spaccio conteste violentemente fra i clan), spedizioni
punitive fra detenuti in piani e sezioni differenti, persino nella "sezione protetti", rinvenimento di armi bianche rudimentali
sempre più frequenti, aggressioni al personale oramai di routine, evasioni e tentate evasioni, danneggiamento ai beni
dell'A.P. e, ultimamente, dopo i detenuti tiktoker in live dal carcere, l'ancora più grave e ridicolo fenomeno che dalle celle si
chiamano le Istituzioni esterne per chiedere aiuto e protezione, tutto ciò è paradossale.Ieri sera l'ultima rappresaglia fra bande che si contendono il predominio nel carcere, spedizione punitiva da un
piano all'altro (due sezioni differenti), hanno fatto saltare le serrature dei cancelli con le sponde di ferro dei letti usati
come ariete e leve, ieri in servizio per 625 detenuti ristretti c'erano circa 11 agenti PP fortunatamente (!!!), subito sono
giunti sul posto il neo Direttore, Comandante e rinforzi arrivati dalle proprie dimore per ripristinare l'ordine, si è riusciti
ancora una volta ad evitare la tragedia. Il Provveditore della Regione Campania, con nostra stima nel consenso e nel dissenso che non è mancato, sta
cercando in tutti i modi di supportare la CC Avellino, per quanto possibile dato che le realtà Penitenziarie circostanti non è
che versino in idilliache condizioni, le ha provate quasi tutte con disperati distacchi di personale PP di ogni ordine e grado
da altre sedi, con tutti i pro e contro che ne sono derivati e, qualche trasferimento detenuti in regione (solito tour), ma
quasi sempre la toppa si è rivelata peggio del buco, si proprio perché la CC Avellino, come da tempo la UILPAPP sostiene, non ha bisogno di toppe ma bensì che venga cucito un vestito nuovo, ovvero, misure straordinarie che vengano calate
dal DAP con cospicue iniezioni di organico PP (non a gocce, non osservatori, ne fantasmi), linea di comando stabile di
provata fiducia e capacità, TRASFERIMENTO DETENUTI FACINOROSI, non osiamo parlare di sfollamento perché sarebbe
come bestemmiare in chiesa, tutti gli Istituti Campani, ma altrove stessa situazione, sono in "overflow" ne siamo ben
consci, ci sarebbero altre le misure da adottare a livello politico, le discariche sociali e\o palestre della mala, perché
questi sono gli Istituti oggi, sono colme e prima o poi scoppierano !!!
Nei fatti, a parte qualche mobilità straordinaria per la CC Avellino che lascia il tempo che trova per i risultati
prodotti fin'ora, questo silenzio assordante da parte del DAP, che lede più di una brutta risposta, sta infondendo sempre di
più, vulgata comune degli operatori penitenziari tutti, una sempre più crescente percezione di accidia da parte
dell'Amm.ne Centrale nonché degli esponenti del Governo nei confronti della periferia, le persone in trincea si sentono
sempre di più abbandonate a loro stesse e, con quello che si sta vivendo nell'istituto si genera sfiducia, sconforto, emarginazione, frustazione con conseguente estrema ratio di esodo dal carcere a qualsiasi costo (prepensionamento, trasferimento, stress da lavoro correlato, etc etc), un "si salvi chi può" in tutti i ranghi, nessuno escluso !!! Non è paura, non è approssimativismo, non è superficialità, non è irriverenza né tanto meno menefreghismo è solo spirito di
sopravvivenza, si perché oggi montare in quelle sezioni, per intere giornate lavorative di 18 ore, non solo non si
rappresenta l'Istituzione perché non si è messi nelle condizioni di farlo (in media si fanno 4 o 5 posti di servizio
contemporaneamente), non solo si perde la dignità di Poliziotto Penitenziario ma davvero si rischia la vita, nella migliore
delle ipotesi un procedimento disciplinare e\o penale !!!
Ancora segnaliamo, non solo per la CC Avellino, le sanzioni disciplinari dei detenuti non vengono più scontate
perché i reparti isolamento sono quasi ovunque pieni, nella migliore delle ipotesi, si perché spesso predetti reparti sono
impegnati per altri gravosi usi, le sezioni ex art.32 sono zeppe, l'art.14 bis O.P. non viene proposto perché diventa un
dramma la sua applicazione, i trasferimenti dei detenuti facinorosi fuori regione, ma anche quelli in regione, sono pochi e
rari, i Direttori e Comandanti lamentano quotidianamente questa cosa, c'è un totale scollamento fra Direzioni e uffici
detenuti DAP e PRAP, la virgola prevale sulle vitali reali esigenze, non c'è intesa ed empatia nelle comunicazioni come se
si parlassero due distinte lingue senza capirsi, il "burocratese e il carcerese". Il Personale PP è esiguo, anziano e stremato dai carichi di lavoro, basti pensare che nel turno pomeridiano alla CC
Avellino se tutto va bene ne sono in 7 e, di sorveglianza generale un Assistente (che per quello a cui è chiamato a fare, in
termini di operatività e responsabilità meriterebbe il grado di Ispettore ad honorem, altro che pacca sulla spalla che poi
nessuno comunque gli dà !!!), l'orario di lavoro quasi sempre va oltre le 16 ore, insomma un marasma che non può essere
gestito e risolto a livello decentrato, la matassa non possiamo districarla da soli, casomai non fossimo stati chiari fin qui, ripetiamo, Comandanti, Direttori e Provveditore da soli con le risorse che hanno sono impotenti !!! E' inevitabile non
pensare che se non ci saranno fattivi supporti i precitati operatori penitenziari saranno i prossimi fusibili ! Ma a cosa
porterà tutto questo ???
In recente passato questa O.S. aveva denunciato che eravamo tornati agli anni 80, ora possiamo dire, con
fermezza e certezza, che stiamo peggio, questo è il periodo più buio delle Carceri Campane. Come UILPAPP chiediamo dinuovo ai vertici del DAP e del Governo di assumere urgenti misure per quanto
rappresentato, un vero piano di resilienza, al fine di scongiurare il peggio, ovvero, un effetto domino di quanto si appalesa
nella CC Avellino e, detto in modo nudo e crudo ma la sostanza purtroppo è questa, l'uccisione di qualche Poliziotto
Penitenziario o di qualche detenuto, eventi che non troverebbero mai alcuna scusante o alibi alle mancanze né tanto
meno pace alla coscienze. Con viva cordialità
Segretario Nazionale UIL PA Polizia Penitenziaria DOMENICO de BENEDICTIS