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Questa Organizzazione Sindacale da tempo denuncia lo stato precario delle Carceri Campane che sono presagio
di una lenta agonia che culminera', salvo una imminente e fattiva presa di coscienza dei vertici
dell'Amministrazione Penitenziaria e del Governo, in debacle preannunciata.
Dettato Costituzionale, leggi, decreti, circolari, protocolli, accordi sono dagli stessi autori disattesi ogni
giorno, paradossale ma vero, non ci sono proprio le condizioni più elementari per assolvere al dettato normativo.
A farne le spese, ovviamente, sono i Poliziotti Penitenziari che vivono il carcere ove subiscono quotidianamente
stress da lavoro correlato, minacce, aggressioni etc, e i detenuti stessi, si quelli che vorrebbero fare ammenda
morale e civile dei loro reati attraverso il tanto utopico e decantato trattamento che dovrebbe reinserili nella
società, tutto ciò inevitabilmente si riversera' di riflesso nella comunità che non sarà immune dalle nefaste
conseguenze di tutto ciò.
Oggi è stata la volta di Benevento, ma ogni giorno c'è un Istituto che scoppia, risse, disordini, rivolte, aggressioni,
rinvenimenti di materiale illecito (armi, droga oramai a chili, bilancini, droni, cellulari di ogni tipo e marca,
amplificatori di segnale etc.) insomma sembra quasi di stare in perpetua guerra, ma questa la si fa con un esercito,
la Polizia Penitenziaria è poca ed equipaggiata male, neanche le cerimonie possiamo fare, figuriamoci le guerre
!!!
Benevento è un Istituto molto sovraffollato, con carenza di personale, interessato da un organizzazione che tratta
vari circuiti Penitenziari, pertanto la gestione è ancor più complessa.
Oggi circa 30 detenuti hanno protestato (intera sezione Media Sicurezza), provocando non pochi disordini e
danni, sembrerebbe per un fatto sanitario riguardante un detenuto di altra sezione, non ci sono state aggressioni
né sequestri di persona ma solo danni agli immobili, quasi devastati per quanto ci viene riferito, sembra che ci
sono stati due Poliziotti Penitenziari feriti ma da schegge di vetro che sono balzate aldilà dei cancelli durante la
rottura dei vetri da parte dei detenuti facinorosi, la situazione rimane grave e pericolosa tutt'altro che tranquilla.
Domani questa OS in occasione della riunione prevista per l'organizzazione del lavoro indirra lo stato di
agitazione e ulteriori forme di protesta finché non si vedranno tangibili segnali di riscontro da parte dei vertici
PRAP Napoli, DAP e GOVERNO.
Giorno 31 maggio già è indetta manifestazione regionale unitaria ( UILPAPP, SINAPPe, USPP, FNS CISL,
CNPP) davanti al PRAP Napoli.
Il Segretario Nazionale UILPAPP
Domenico de BENEDICTIS

 

 

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