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Care Colleghe e Colleghi, esimi ospiti
rinnovo i miei saluti e la mia attestazione di affetto e stima che
nutro nei vostri confronti. Tutti noi siamo ben consci del gravissimo stato in cui versano le
nostre carceri, una debacle che non ha precedenti, un'iniquità che
grava su tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, che
spesso riversano gli effetti nefasti di questa acrimoniosa vita
lavorativa, non solo su sé stessi ma anche sui loro familiari. I temi da esaminare e che affrontiamo ogni giorno come
sindacalisti della UIL sono molteplici e complessi, come ben
illustrato nella relazione del Segretario Generale e dagli interventi
che mi hanno preceduto, farò una carrellata dei più salienti
soffermandomi sul Decreto Legge emergenza carceri.  Organico Corpo di Polizia Penitenziaria:
mancano all'appello 18000 unità di PP rispetto al fabbisogno
Nazionale, l'effetto del massiccio turn over è così intenso che i
timidi sforzi profusi da questo Governo non riescono a coprire
neanche il 50% di chi va in quiescenza. Abbiamo istituti dove
nei turni pomeridiani, che spesso si prolungano dal mattino, sono di servizio circa 6 Poliziotti Penitenziari, salvo
complicazioni. Registriamo, che un istituto aveva in forza in un
turno pomeridiano 2 Poliziotti Penitenziari di vigilanza nell'area
detentiva che consta di vari reparti e circuiti per un totale di
630 detenuti, pura follia. Ultimamente risulta da molti esami congiunti che molte
Direzioni non saranno in grado di pianificare un piano ferie estivo, inoltre si sta verificando per il personale PP avente
diritto alla MOS che non vi può accedere e fruire del pasto per
mancanza di cambio, prima avveniva solo nelle ore serali, ora
anche a pranzo, tenendo conto che ci sono turnazioni che
vanno ben oltre le 12 ore.  Sovraffollamento:
anche qui le cifre sono astronomiche, raggiungono picchi del
165 % , ad esempio Poggioreale con un reparto chiuso che
ospita 350 detenuti, oggi ha 2100 detenuti, con una capienza
regolamentare di 1624 detenuti, e con predetto reparto chiuso
ne dovrebbe contenere 1274 detenuti, praticamente ha un
sovraffollamento pari al 165% ovvero quasi 900 detenuti in più. Restiamo basiti e sconcertati che non ci siano in programma
serie misure deflattive per il sovraffollamento, ogni tanto
riaffiora la balzana idea dei Casermoni dismessi, della
costruzione di nuovi Istituti, ma quando, quanti, dove, come ???
Crediamo che saranno dotati anche di intelligenza artificiale
preposta alla sorveglianza e trattamento, perché risorse
umane proprio non c'è sono, non bastano neanche per l'attuale
fabbisogno. Senza contare poi che le strutture carcerarie esistenti sono
quasi sempre obsolete e fatiscenti non rispondenti ai più
elementari criteri di salubrità, sicurezza e vivibilità.  Aggressioni e trasferimenti detenuti riottosi:
La circolare DAP del 22.07.20, a firma del Dt. Petralia, ancora
vigente, nonostante direttive, protocolli, proclami etc. da parte
di esponenti politici e Dirigenti Generali DAP e PRAP è ancora
puntualmente disattesa. Dopo nostre copiose note, rileviamo
su questo tema un pindarico scarico di responsabilità, infine
chi patisce sono i Poliziotti Penitenziari che dovranno gestire
alla meglio situazioni impossibili, con tutti gli annessi e
connessi perché non sempre va bene, le cronache sono teste. Insomma, vige l'impunita, e prendiamo atto che
l'Amministrazione Penitenziaria si dà delle regole che poi essa
stessa non rispetta, paradossale. Alla base di tante aggressioni c'è il fenomeno del traffico di
droga, oramai a chili, e il traffico illegale di telefoni cellulari.
Sanità penitenziaria:
come si poteva pensare che la riforma della medicina
Penitenziaria potesse appoggiarsi sui servizi sanitari locali e
regionali che già di per sé vivevano una acrimoniosa gestione, praticamente si è creato un disastro all'ennesima potenza
visibile agli occhi di tutti, altro che tutela del diritto
fondamentale alla salute sancito dalla Costituzione. Mancano
medici, paramedici, specialisti, risorse, organizzazione. Due apparati dello Stato, Amministrazione Penitenziaria e
Sanità che sono distonici, spesso addirittura in contrasto, nella
migliore delle ipotesi non si parlano.  Conferimento incarichi Primi Dirigenti Polizia Penitenziaria:
anche questo argomento richiederebbe una profonda
disamina, ci sono ancora molti Istituti di Primo Livello sguarniti, sarò breve e conciso:
Difficili da trovare, Facili da perdere e Impossibili da
dimenticare.  Decreto Legge "Emergenza Carceri":
Il decreto legge, come tutti ben sappiamo, è un atto proprio del
Governo, deliberato dal CDM, emanato da PDR e subito
pubblicato su G.U. Il predetto atto ha forza di legge e si adotta
in casi straordinari, di necessità e urgenza, come acclarato
dalla dottrina prevalente e dalla Consulta, che si è espressa più
volte, la necessità è fonte di Diritto. Il decreto legge permette di attivare poteri straordinari, ovvero, agire con urgenza in deroga alle norme di legge e ai fitti vincoli
di bilancio. Premesso tutto ciò sul decreto legge, si evince in modo palese
che questa è l'unica via percorribile per vedere la luce in fondo
al tunnel, cosa che la UILPAPP, per voce del nostro Segretario
GENERALE, sta chiedendo in ogni occasione e modo ai vertici
Politici, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, cieco
che non vuole vedere, muto che non vuol parlare, claudicante
che non vuol camminare, calvo che non si vuole pettinare..... etc per tutte le volte che abbiamo chiesto questa misura di
legge straordinaria non abbiamo più detti disponibili.
Tutto ciò ci porta il dubbio se questo Governo abbia scarsa o
non contezza dei surreali problemi che attanagliano il cosmo
penitenziario, eppure, certi esponenti politici hanno dimostrato, almeno nei discorsi di circostanza, non poca capacità analitica, ma poi quando si tratta di "SCIRE PER CAUSAS" restiamo al
buio. Questa riluttanza del governo a non voler varare un decreto
legge emergenza carceri, ripeto unica speranza, denota una
certa accidia (basti pensare che l'osservatorio legislativo e
parlamentare certifica che al 13 aprile 2024, nella XIX
Legislatura sono stati emanati 58 Decreti Legge), ciò ci fa
capire, ma spero di essere contraddetto quanto prima, che
tanti paroloni profferiti erano e sono, almeno per ora, solo
propaganda e acclamazione mediatica, ovvero uno show off
(esibizione, sforgia), niente altro, e penso questo da convinto
sindacalista UIL, daltonico e scevro da ogni zavorra ideologica
con la schiettezza che ci ha sempre connotato, così come
riconosciamo, in tutta onestà intellettuale, che il disastro
attuale non è stato causato da questo Governo ma da
scellerate scelte politico/amministrative, indifferenza ed
incuria di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi 30
anni. La UIL sta combattendo una guerra di pathos, intelligenza, competenza, contro una Politica disarmata, nel frattempo ci
sono i feriti, le disgrazie, le tragedie, i Poliziotti Penitenziari
sono allo stremo, allora due sono le alternative o ci ridate
dignità e decoro o in spirito Socratico accettiamo la cicuta da
bere una volta e per sempre, ma non datecela a sorsi, come
accade oggi, è troppo una lenta agonia, una vera tortura di
Sato !!!
W la UIL, W la Polizia Penitenziaria