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Urge informare le SS.VV. che la situazione degli automezzi in Campania è allarmante, al limite del lecito. I pochi automezzi rimasti sono quasi del tutto fatiscenti, vetusti, sono “rappezzati” ogni giorno, molti di essi vengono definiti marcianti, cosa alquanto insolita per un corpo di polizia. Il numero talmente esiguo dei mezzi rimasti, rende necessario l’accorpamento delle traduzioni o servizi con relativi ovvi disagi operativi, cosa nemmeno prevista in via ordinaria dal sistema SIAT. In molti NOTP, la pulizia ordinaria e straordinaria dei mezzi PP è cosa alquanto rara, tanto da vedere la mattina Poliziotti che si improvvisano, alla buona, nelle pulizie e disinfestazione, dei locali interni, si proprio quei locali destinati al trasporto detenuti, di ogni tipo e sorta, dove si viaggia anche per 18 ore in un giorno. La sicurezza stradale è una locuzione spesso impronunciabile tanto da venir derisi sarcasticamente da chi con paura si scansa al nostro passaggio, si, ritenuti a giusta ragione pericolo pubblico. I nostri mezzi perdono pezzi, acqua, olio (spesso se ne consuma più della benzina), e fumate nere che sembrano quasi tattiche per far disperdere le nostre tracce, alla fantomas !!! ma non siamo in un film purtroppo. I sedili sono quasi tutti da rifare, come i sistemi ammortizzanti e frenanti, le schiene nostre e dei detenuti risentono in malo modo questa criticità, tanto che dopo ore di viaggio camminiamo tutti chini. I sistemi di aria condizionata, quando funzionano !!!, sono a intermittenza o a zona, si parte con aria condizionata e dopo due ore i motori si spompano, creando poi notevoli differenze climatiche nel mezzo, di solito nei cellulari d’estate, davanti si viaggia a maniche lunghe e dietro a mezze maniche, in inverno viceversa. Altra nota dolente è dove vengono sostati i mezzi a fine servizio, per esempio a Secondigliano sono alle intemperie e nel frattempo che si aspettano promesse tettoie, siamo costretti a prendere mezzi dove all’interno ci sono 50° o con i vetri fumè date le non rare piogge fangose del sud. Ancora nel 2018 si vive il dramma quotidiano del cd “mezzo ampio”, prescritto nei referti da molti medici, ebbene sarebbe ora di chiarire che sono solo due le alternative o il mezzo PP o l’ambulanza. Ad onor del vero, ci sono anche mezzi per disabili, ma quasi tutti non funzionanti e senza accompagnamento infermieristico previsto, si perché i detenuti con certe difficoltà sanitarie le loro attività ( visite specialistiche, udienze, trasferimenti, colloqui etc) non le effettuano sul mezzo, e i poliziotti penitenziari non hanno alcuna competenza sanitaria prevista per l’accompagnamento dal mezzo ai vari siti. Molti servizi operativi, ove sarebbero opportune, efficaci ed efficienti moto e auto a targa civile o auto di piccole dimensioni sono effettuati con vetusti grossi mezzi, insomma alla buona !!!, perdendo ogni giorno prestigio, decoro, funzionalità e sicurezza. Per quanto sopra si chiede alle SS.VV., ognuno per la propria competenza, di attivarsi in tempi utili, in iniziative atte a sostenere l’operatività dei NOTP e redimere ogni sorta di inconveniente che possa pregiudicare il sano e corretto svolgimento dei servizi nonché della sicurezza stradale, prima che quel poco di “marciante” venga fermato o si fermi o, peggio ancora, arrechi danni a persone. 

Distinti Saluti 

Napoli 30.05.18 
 
Il Segretario Generale Regionale UIL.PA Polizia Penitenziaria Domenico de Benedictis